Alpone di Curiglia (1219 m.)
Mario Gatti, con Carlo e Chicca, 13 Aprile 2008

Partenza:    Alpe Pradecolo, Rifugio Campiglio (Val Veddasca)
Arrivo:        Alpe Pradecolo, Rifugio Campiglio (Val Veddasca)

Tempo di salita: 1 ora e 15 minuti
Tempo di discesa: 1 ora
Sviluppo lineare: 9 Km.

Difficoltà: T1(E)


Commento:

Classica escursione nelle Prealpi Varesine, sul versante italiano del Monte Lema. Dall'Alpe Pradecolo (che si raggiunge dalla strada che da Luino porta a Curiglia, con deviazione poco dopo l'abitato di Due Cossani), per comodissima strada prima e sentiero poi si arriva alla Chiesa della Madonna della Guardia, spettacolare balcone panoramico. Vista eccezionale sul Lago Maggiore e sull'arco alpino nord occidentale, con alle spalle l'imponente complesso del Monte Lema e delle cime vicine. Da qui in 5 minuti di cammino ci si porta all'Alpone di Curiglia, corposo insediamento  di baite in pietra, dove sembra di fare un salto indietro nel tempo e fermarsi lì. Le case dell'Alpone sono in massima parte ben tenute e ristrutturate rispettando le origini architettoniche. Anche dall'Alpone si gode una vista notevole verso il Verbano, le cime che lo circondano (tra le quali spiccano il Monte Limidario ed il Monte Zeda) e le Alpi sullo sfondo. Superato l'Alpone si può imboccare un sentiero che porta a Viasco, alpe situata proprio di fronte al più famoso paese di Monteviasco. E la nostra intenzione di oggi era proprio quella di raggiungere Viasco, ma la pista dopo l'Alpone si snoda tutta in ripida discesa, su un sentiero poco tracciato all'interno del bosco, il cui fondo oggi era reso molto insidioso dalle foglie inumidite dalle piogge dei giorni scorsi. Meglio rinunciare, ma non dopo aver potuto quanto meno scattare delle foto a Monteviasco e alle cime vicine, come il Monte Tamaro. Ritorno all'Alpone quindi, per consumare il rancio di giornata e passare un po' di tempo a gironzolare, unici esseri viventi, nel fascino di questo posto stupendo. Minacciose nuvole nere in arrivo da dietro il Lema ci hanno poi indotto a rientrare alla svelta alla base per non finire dentro un temporale, esperienza questa decisamente meno piacevole dell'ammirare le bellezze del luogo.

Per ulteriori dettagli sull'escursione guardate la galleria fotografica di oggi.

Saliranno con ali come aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.

Isaia, 40:31


Links ed immagini

Le foto dell'escursione (24 immagini 800X600)
Altre immagini e commenti sul sito di Carlo: www.nelcuoredellealpi.com


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