Val Camadra - Pian Geirétt (2012 metri)
Mario Gatti e Giuseppe Cecci, 7 Gennaio 2006

Partenza: Cozzera, frazione di Ghirone (CH)
Arrivo:     Cozzera, frazione di Ghirone (CH)

Dislivello: 750 metri circa.
Tempo di salita: 2 ore e 15 minuti (comprese le numerose soste per le foto...)
Tempo di discesa: 1 ora e 40 minuti

Difficoltà: T1 (EE); Neve 0 - 80 Cm.


Commento:

Per la prima uscita del 2006 ho scelto di tornare, con l'amico Giuseppe, dalle parti del Piz Medel, più che altro per la soddisfazione di vedere questa ed altre montagne del circondario (che ho girato parecchio durante la scorsa estate) nella loro veste invernale. Partenza da Ghirone in quanto la strada che porta a Daigra era innevata e non percorribile. Dopo Daigra anche il Sentiero Greina era impraticabile, per cui siamo arrivati fino al Pian Geirétt seguendo la strada (perlomeno quello che si intuiva di lei nella neve). Neve non altissima, che in alcuni punti (pochi a dir il vero) lasciava addirittura scoperto l'asfalto della strada, ma paesaggio decisamente invernale, bello sotto tutti gli aspetti. Sulle montagne intorno alla Val Camadra visibili dalla nostra pista, cioè Piz Medel, PIzzo Cristallina, Cima di Camadra, Piz Maruno, neve sicuramente più abbondante; sul nostro percorso (ben battuto, al punto da non richiedere nemmeno l'uso delle ciaspole) neve dura sul fondo ma fresca e polverosa sullo strato superficiale, forse per effetto di portata del vento. In ogni caso fuori dalla pista battuta si sprofondava di brutto. Credo che una neve così sia l'ideale per gli sci-escursionisti, ma oggi non abbiamo incontrato nemmeno un anima. Gli unici esseri viventi oltre a noi che abbiamo , si fa per dire, incontrato sono stati una magnifica coppia di Aquile che volteggiavano sulle nostre teste, abbastanza basse per essere ben riconoscibili, ed i soliti immancabili Camosci alla disperata ricerca di qualche pezzetto di erba libero dalla neve. Mi aspettavo più neve ma, se ci fosse stata, forse ci avrebbe reso impossibile il cammino e soprattutto avrebbe alzato il pericolo di slavine e valanghe su questo itinerario, che spesso si snoda sotto le montagna in modo preoccupante. Infatti al Pian Geirétt c'erano degli eloquenti cartelli che più che invitare, intimavano alla gente di non avventurarsi oltre. Una ragione ci sarà pure, o no?....
 

Saliranno con ali come aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.

Isaia, 40:31


Le foto dell'escursione (20 immagini in formato 800X600 con apertura in un'altra finestra)


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