Monte Cobernas (2578 m.)
Mario Gatti, con Carlo e Chicca, 17 Giugno 2007
Partenza: Cologno (Alpe Devero), (VB)
Arrivo: Cologno (Alpe Devero), (VB)
Dislivello: 1030 metri
Tempo di salita: 2 ore e 30'
Tempo di discesa: 2 ore e 30'
Sviluppo lineare: 13,0 Km.
Difficoltà: T2 (EE): soprattutto per la risalita del canaletto sotto la vetta,
su terreno instabile e franoso.
Commento:
Bella e selvaggia montagna che si eleva di fianco al
suo gemello, il Monte Sangiatto, ad occidente del comprensorio dell'Alpe Devero.
La nostra traccia di salita ha toccato dapprima l'Alpe Fontane per poi salire
fino al primo (in termini di quota) dei Laghi del Sangiatto. Da qui si
risale rapidamente fino alla Bocchetta di Scarpia (2248 m.), crocevia ideale per
le salite al Sangiatto ed al Cobernas. Dopo una breve indecisione, visto che le
nuvole stavano cominciando ad inghiottire tutto, è stata presa la decisione di
tentare la cima più alta delle due, la cui salita poteva essere messa in forse
dalla presenza di un canalino innevato una cinquantina di metri sotto la vetta.
Giunti sul posto, ci siamo accorti che la tratta di salita passava esattamente
attraverso la macchia di neve, per cui è stato necessario aggirarla compiendo un
traverso abbastanza pericolosetto su un tratto ghiaioso ed instabile. Superato
l'ostacolo, seppur con grande fatica, viste le pendenze in gioco, è stato
possibile raggiungere la vetta, completamente immersa nelle nuvole. La sosta in
cima è stata molto breve, in quanto il tempo minacciava pioggia e se questa
fosse arrivata avrebbe reso molto pericolosa la discesa del canaletto, già di
per se non agevole. Per cui, consumato un veloce spuntino, giù alla svelta. In
effetti ripercorrere in discesa il canaletto non è stato agevole (io ho anche
imbarcato un bello scivolone sulla ghiaia e sono stato lì qualche istante a
capire come venire fuori da una situazione non molto piacevole, poi per fortuna
ho superato la difficoltà). Giunti di nuovo alla Bocchetta di Scarpia ci siamo
sentiti non poco sollevati, in quanto da lì in poi la discesa non avrebbe
presentato altre insidie. Discesa che, se pur sotto una pioggerellina via via
più incalzante, ma niente affatto fastidiosa, ci ha fatto toccare prima l'Alpe
Sangiatto, poi la Corte d'Ardui, per far ritorno all'Alpe Devero ed infine alla
macchina attraverso paesaggi dagli scorci stupendi, per nulla guastati dal tempo
nuvoloso e dalla (poca) pioggia.
Saliranno con ali come
aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.
Isaia, 40:31
Links ed immagini
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Altre foto e commenti sono disponibili sul sito di Carlo: www.nelcuoredellealpi.com |
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