1-Fuorcla Sura da Lavaz (Piz Medel), 2703 m. (Prima escursione)

Mario Gatti, 24 Agosto 2005

Partenza: Alpe Daigra sopra Ghirone (Val di Blenio - Val Camadra)
Arrivo: Fuorcla Sura da Lavaz, cresta del Piz Medel tra il versante Sud (Ticino) e quello Nord (Grigioni)
Dislivello: 1200 metri circa, dai 1500 di Daigra ai 2703 della Fuorcla
Difficoltà: T2(EE) fino al Pian della Greina, T3/F (EI) fino alla Fuorcla
Tempo di salita: 4 ore
Tempo di discesa: 3 ore
Tempo totale comprese le soste: 9 ore e 15 minuti


Commento:

Stupendo itinerario attraverso uno dei luoghi a detta di molti più belli non solo del Ticino, ma dell'intero versante Sud delle Alpi. Partenza da Daigra (Alpe sopra Ghirone, raggiungibile dall'autostrada Chiasso-Bellinzona, direzione San Gottardo, uscita Biasca, poi verso Malvaglia - Olivone. Da Olivone procedere verso il passo del Lucomagno, poi svoltare a destra per Campo Blenio - Ghirone, risalire fino a Ghirone e seguire quindi la stretta strada che porta a Daigra, dove si deve lasciare l'auto; si può proseguire fino al Pian Geirètt (capolinea di una corsa delle Autolinee Bleniesi) solo con il permesso scritto del consorzio proprietario della strada). In un'ora di buon cammino si arriva al Pian Geirètt, vasto anfiteatro morenico ai piedi del Piz Medel; da qui si procede verso la Capanna Scaletta, che si raggiunge dopo un'altra ora circa. Poco prima della capanna, in località Scaletta, a 2235 metri, parte il sentiero alpinistico (segnalato in bianco-azzurro) che prima sulla destra e poi sulla sinistra di un torrente arriva al Pian della Greina (2300 metri). Il tratto non è difficile, anche se alcuni passaggi sono ripidi e stretti. Consiglio l'uso del casco in caso di cadute di sassi, visto che si passa in mezzo agli sfasciumi sotto rocce a picco. Anche in caso di una scivolata picchiare la testa potrebbe essere fatale. Non occorrono affatto corde o imbragatura, caso mai una picozza o una racchetta per migliorare l'appoggio e la sicurezza nei tratti in costa. Arrivati al Pian della Greina si rimane stupefatti dalla bellezza del posto, un biotopo alpino di primaria importanza per le specie floristiche e faunistiche presenti. Sulla destra appare lo stupefacente Arco della Greina, una cavità naturale di oltre 40 metri di apertura (la più grande delle Alpi Ticinesi). Attraversato il piccolo laghetto formato dai corsi d'acqua che qui si convogliano dalle montagne circostanti, e seguendo sempre il segnavia (adesso bianco-blu) si risale per un pendio ripidissimo fino a raggiungere un piccolo altopiano dove si trova (a seconda dell'andamento della stagione), un piccolo e bellissimo laghetto di fusione, nelle cui acque azzurre e limpidissime si specchia il Piz Medel (3211 metri), che appare di fronte in tutta la sua bellezza, con i vasti nevai che lo separano dall'adiacente Cima di Camadra e dal Piz Uffiern, più dietro. Risalendo ancora sul percorso e superata un'altra pozza di ghiaccio sciolto, si arriva ad un ripido pendio di rocce e sfasciumi, da risalire con molta fatica fino alla Fuorcla Sura da Lavaz, a quota 2703 metri. Qui siamo in presenza di un separazione naturale tra il versante Sud e Nord delle Alpi, tra il Canton Ticino ed il Canton Grigioni, quindi tra due lingue e due culture: italiana da una parte, ladina dall'altra. Dalla Fuorcla, in giornate come quelle che ho avuto la fortuna di vivere, si gode di una vista eccezionale, che spazia dal versante Nord del Piz Medel (con l'ampio Glatscher de Medel) da una parte, alla Rheinwaldhorn (la montagna più alta del Ticino), la Val Camadra e la Val di Blenio dall'altra. Da quassù il Pian della Greina è invisibile, quasi 500 metri più in basso. Per arrivare alla Fuorcla Sura da Lavaz consiglio sempre l'uso del casco, quanto meno per attutire colpi alla testa in caso di cadute possibili, vista l'instabilità della pietraia che si deve risalire. Al ritorno ho seguito la stessa strada, ma tornato al Pian della Greina l'ho attraversato tutto e sono poi risalito fino al Passo della Greina: da qui si possono ammirare le altre vette della catena che all'andata rimangono nascoste, come il Piz Gaglianera ed il Piz Vial, tutte superiori ai 3000 metri, anche se la più alta di tutte rimane il meraviglioso Piz Medel. Dal Passo della Greina si ridiscende poi facilmente alla Capanna Scaletta e poi, per lo stesso itinerario dell'andata, al Pian Geirétt fino a Daigra. Chi vuole può fermarsi all'Alpe Camadra dove si possono acquistare un buonissimo formaggio di mucca, burro e mascarpone fresco (venendo dall'Italia ci si deve rifornire di moneta svizzera, qui gli Euro non valgono una cicca...Per la cronaca, il formaggio costa 24 franchi al Kg. ma li vale eccome, io l'ho provato e posso garantirlo).
Questa è stata la mia terza uscita da queste parti, dopo una con il brutto tempo il 2 Luglio scorso con mia figlia Valeria (ci siamo fermati al Pian Geirétt perchè faceva un freddo cane e nevischiava) ed un'altra il 14 Luglio con l'amico Mauro Naboni, con il quale sono arrivato sino alla Scaletta in una giornata eccezionalmente limpida, calda e senza vento (cosa rara in questo paraggi). Tutte hanno avuto un denominatore comune: sono state tappe di studio e di avvicinamento al Piz Medel, la cima che mi piacerebbe raggiungere un giorno o l'altro, se troverò il compagno di salita (affrontarla da solo sarebbe da incosciente). Non è irraggiungibile, ma presenta delle difficoltà in quanto dalla Fuorcla Sura da Lavaz in poi, anche se sono solo 500 metri di dislivello per la vetta, dopo un lungo passaggio sulla cresta rocciosa si deve attraversare il versante Sud del Gletscher de Medel, per cui è necessario affrontare il percorso muniti quanto meno di ramponi e con una certa attrezzatura di sicurezza perchè non si sa mai quale possa essere lo stato della neve lassù: il calore del sole, in Estate, può sciogliere lo strato superficiale e lasciare il ghiaccio vivo, inoltre il tempo può cambiare molto rapidamente, possono arrivare le nuvole e via discorrendo. Comunque la via ora mi è chiara, grazie all'uscita di oggi. Quando e se la percorrerò non lo so. Per finire devo dire che anche se oggi avessi voluto proseguire, mi sarebbe stato impossibile: oltre a non avere l'attrezzatura necessaria per affrontare neve e ghiaccio, non ce la facevo proprio più: sul tratto finale verso la Fuorcla ogni passo era come sollevare un macigno. Non avrei fatto un metro in più, anche in vista della fatica necessaria per la discesa sulla pietraia, che ha messo a dura prova il mio ginocchio destro, ancora sfasciato dopo un incidente "calcistico" di alcuni anni fa. Ma sono stato contentissimo lo stesso, soprattutto per aver visto lo splendido Piz Medel molto più da vicino che in passato.


Immagini dell'escursione (24 fotografie in 640X480 con apertura in un'altra finestra).


2-Fuorcla Sura da Lavaz (Piz Medel), 2703 m. (Seconda escursione)

Mario Gatti e Claudio Renon, 9 Ottobre 2005

Partenza: Alpe Daigra sopra Ghirone (Val di Blenio - Val Camadra)
Arrivo: Fuorcla Sura da Lavaz, cresta del Piz Medel tra il versante Sud (Ticino) e quello Nord (Grigioni)
Dislivello: 1200 metri circa, dai 1500 di Daigra ai 2703 della Fuorcla
Difficoltà: T2(EE) fino al Pian della Greina, T3/F (EI) fino alla Fuorcla
Tempo di salita: 4,5 ore
Tempo di discesa: 3,5 ore
Tempo totale comprese le soste: 9 ore e 45 minuti


Commento:

Ritorno alla Fuorcla Sura da Lavaz, in compagnia di Claudio Renon. Giornata stupenda (credo di avere un'assicurazione speciale in cielo: ogni volta che giro da queste parti becco sempre giornate straordinarie...). Tempi di percorrenza sensibilmente maggiori rispetto alla mia precedente uscita in solitaria, soprattutto per via della neve, che nell'ultimo tratto, quello della pietraia verso la Fuorcla, ci ha costretti a superare piccoli passaggi in roccia deviando dal percorso standard, sia all'andata che al ritorno. I laghetti di fusione che si incontrano dopo i 2500 metri, già quasi completamente ghiacciati, hanno offerto uno scorcio di Inverno anticipato. La neve ci ha praticamente accompagnati dalla Scaletta in poi, con mia grande gioia, fatica a parte. Sulla Fuorcla quasi un metro di neve, ma già solida e compatta al punto che, anche nelle ore più calde (ci siamo arrivati verso mezzogiorno e siamo ripartiti dopo l'una), era impossibile sprofondare. Più in basso invece dentro fino quasi alla cintola in certi punti. Le immagini possono servire a mostrare soprattutto il cambiamento di stagione, sia in quota e sulle montagne circostanti (come l'Adula ed il Piz Medel), ma anche a quote relativamente più basse (Pian della Greina). La nostra intenzione, alla partenza, era solo quella di raggiungere il Passo della Greina, poi il tempo splendido e la buona condizione fisica ci hanno spinti decisamente più in alto. Fatica abbondantemente ricompensata dalla vista eccezionale e dalla bellezza di un percorso che offre sempre delle grandi sensazioni.


Immagini dell'escursione (12 fotografie in 640X480 con apertura in un'altra finestra).


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