Val Camadra - Pian Geirétt (2012 metri)
Mario Gatti, con Carlo e Chicca, 2 Aprile 2006
Partenza: Cozzera, frazione di Ghirone (CH)
Arrivo: Cozzera, frazione di Ghirone (CH)
Dislivello: 750 metri circa.
Tempo di salita: 2 ore e 45 minuti
Tempo di discesa: 2 ore
Difficoltà: T1 (EE); Neve 10 - 120 Cm.
Commento:
Ritorno, per la seconda volta in quest'inverno, a Pian Geirètt, questa volta in compagnia di Carlo e Chicca. Rispetto alla precedente uscita del Gennaio scorso molta più neve, ma soprattutto decine di valanghe e valanghette che hanno trasformato la strada che sale da Daigra verso il Pian Geirett in un continuo saliscendi, a dire il vero piuttosto faticoso. Fino all'Alpe Camadra di Dentro (completamente sommersa dalla neve) in qualche modo ci è stato possibile seguire una pista battuta da scialpinisti, anche se piuttosto vecchia, ma da lì in poi è stato tutto un camminare su neve vergine, piuttosto molle già dal mattino. Una bella faticaccia quindi per raggiungere il Pian Geirètt, anche se il tempo splendido ed il sole forte e caldo hanno reso piacevolissima la salita. Fatica ampiamente ricompensata una volta giunti alla meta, con lo splendido scenario della Val Camadra dietro di noi e le sue bellissime montagne tutto intorno. Poco prima di ripartire per la discesa abbiamo anche potuto assistere, dalla nostra posizione assolutamente sicura, alla scivolata di una piccola slavina staccatasi dai pendii del Pizzo Cristallina, mentre poco prima un sordo rumore di tuono ci aveva fatto capire che là, dietro al Piz Medel, verso il versante grigionese, una valanga di ben maggiori proporzioni era caduta da qualche parte. Discesa molto divertente ma non meno faticosa, con numerosi "tagli" attraverso la neve alta ma molliccia, decisamente primaverile. Poco prima di giungere di nuovo a Daigra (l'Alpe posta sopra Ghirone che di solito si può raggiungere con la macchina durante l'estate) abbiamo avuto la netta sensazione di oltrepassare una sottile ed invisibile linea di confine: quella tra l'inverno e la primavera, che con molta fatica si sta facendo strada anche quassù. Piccoli corsi d'acqua che sbucano in mezzo a cumuli ancora altissimi di neve, qualche pezzetto di erba scoperto con dei piccoli fiorellini, l'odore della terra che comincia a sovrastare quello caratteristico della neve e del ghiaccio sono i segnali che, almeno sotto i 1500 metri, qualcosa sta cambiando. Più in alto no, lassù l'inverno è ancora vivo e vegeto. Comunque, prima o poi, anche il Pian Geirett assumerà un aspetto ben diverso. E sarà bello farvi ritorno, in una nuova stagione per nuove piste da seguire tra queste splendide montagne. Sempre in attesa del ritorno della neve e dell'inverno, che sono sempre i miei preferiti...
Saliranno con ali come
aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.
Isaia, 40:31
Immagini dell'escursione (24 foto in 800X600 con apertura in un'altra finestra)
Altri commenti ed immagini sono disponibili sul sito di Carlo: www.nelcuoredellealpi.com
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