Pian della Greina (fino a quota 2501 m.)
Mario Gatti, con Carlo e Chicca, 24 Giugno 2007

Partenza: Daigra, Alpe sopra Ghirone, Val Camadra, Canton Ticino (CH)
Arrivo:     Daigra, Alpe sopra Ghirone, Val Camadra, Canton Ticino (CH)

Dislivello complessivo in salita: 1050 metri

Tempo di salita: 2 ore e 15'
Tempo di discesa: 2 ore e 30'
Sviluppo lineare: 11,5  Km.

Difficoltà: T1(E): attenzione però al tratto in diretta (quindi senza passare dal Passo della Greina) tra la Scaletta ed il Pian della Greina, che può presentare qualche difficoltà (T2-EE) in caso di pioggia o di neve, visto il terreno argilloso molto instabile e la presenza di alcuni traversi stretti a picco sul fiume sottostante.


Commento:

Con Carlo e Chicca ritorno per l'ennesima volta in Val Camadra ed in particolare al Pian della Greina, ma devo dire che questi luoghi, da quando li ho scoperti due anni fa non mi stancano mai ed ogni occasione che ho per tornarci è sempre molto gradita. Lasciata l'auto sopra Daigra si sale come al solito un po' lungo la strada asfaltata e un po' per scorciatoie lungo il sentiero Greina fino all'ampio circo morenico del Pian Geirètt, che quasi sempre ho avuto l'occasione di ammirare con sole e cielo azzurro, ma che oggi si presentava cupo e ingrigito dalle tante nubi che il vento da sud spingeva verso la catena del Piz Medel e delle altre montagne che separano i due versanti alpini , sud e nord, ed il Canton Ticino dal Canton Grigioni. Dal Pian Geirètt si prende il bel sentiero che porta alla località Scaletta, poco lontano dall'omonima capanna. Da qui si prende a sinistra lungo uno stretto canale pietroso, quasi in canyon, che già è claustrofobico di suo, ed oggi con le nuvole toglieva ancora di più il fiato. In meno di mezz'ora, salendo prima su pietraia e poi, attraversato il torrente Brenno della Greina su una specie di ponticello naturale di pietra, su terreno argilloso e friabile (prestare attenzione, è un attimo scivolare e finire a bagno nel torrente sottostante) si arriva al Pian della Greina, stupendo biotopo alpino, conosciuto ovunque per la bellezza della'ambiente e per la grande vastità di specie floristiche e faunistiche che lo popolano. Guadato facilmente il torrente (che in questo tratto si allarga quasi a formare un piccolo laghetto) abbiamo deciso di risalire ancora per qualche centinaio di metri fino ad un laghetto di fusione posto a quota 2500 metri, che io conoscevo per esserci passato già altre volte in  occasione di mie precedenti salite alla Fuorcla sura da Lavaz, che si trova altri 200 metri sopra il lago. Proprio nel tratto tra la Greina ed il lago, per colpa del freddo e della fame mi sono preso una di quelle crisi da ricordare per un pezzo: mal di stomaco, brividi,  gambe che tremavano e che quasi si rifiutavano di obbedire ai comandi. Con pazienza Carlo mi ha assistito ed aiutato, trascinandomi su per il sentiero ripidissimo mentre piano piano mi sentivo meglio, ma solo giunti al laghetto (sempre in mezzo alle nuvole e con un gran freddo addosso) ho potuto riprendermi un po' di più. Temevo di soffrire molto durante la discesa, invece è andata meglio di quanto pensassi ed anche le nuvole ci hanno dato una certa tregua permettendoci di ripercorrere tutto il Pian della Greina al ritorno,  potendolo ammirare in tutta la sua bellezza fino al Passo della Greina (dove tirava un vento fortissimo e freddo).Da qui siamo tornati verso la Scaletta, ed io ho approfittato anche di un bel nevaio lungo la dorsale del Pizzo Coroi per divertirmi a camminare e scivolare nel mio elemento naturale, la neve. Dopo un avventuroso guado del torrente alla Scaletta di nuovo giù verso il Pian Geirètt, la valle ed infine all'auto. Non prima di esserci fermati all'Alpe Camadra di Fuori, dove il mio amico alpigiano Vitòr, di nazionalità portoghese, mi aveva promesso lo scorso anno, alla fine di Agosto durante il ritorno dallo sfortunato tentativo di raggiungere la Cima di Camadra, di tenermi da parte del formaggio stagionato prodotto all'Alpe. Non si poteva tradire la gentilezza di Vitòr e lasciare lì l'ottimo formaggio che per 10 lunghi mesi mi ha aspettato sotto la neve nel caseificio dell'Alpe...


Saliranno con ali come aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.

Isaia, 40:31


Links ed immagini

Le foto dell'escursione (24 immagini 800X600 con apertura in un'altra finestra)
   
Altre foto e commenti sono disponibili sul sito di Carlo: www.nelcuoredellealpi.com


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