Passo Gries (2478 m.)
Mario Gatti, con Carlo e Chicca, 15 Ottobre  2006

Partenza: Nufenenpass (CH)
Arrivo:     Nufenenpass (CH)

Dislivello: 250 metri circa.

Tempo di salita: 1 ora e 15 minuti
Tempo di discesa: 1 ora
Sviluppo lineare: 9.5 Km.

Difficoltà: T1 (E)
Neve 0 - 5 cm.


Commento dell'escursione

Per la seconda volta la salita al Pizzo Gallina (ultima delle nostre mete nel calendario estivo) ha dovuto essere "dirottata" verso un'altra meta. Giunti infatti al Nufenenpass (Val Bedretto) o meglio, circa 200 metri più in basso, dove si lascia l'auto all'imbocco di una strada secondaria, ci hanno accolto nuvole, freddo, vento e nevischio (contrariamente a quanto preannunciava il meteo svizzero, per il quale doveva essere una bella giornata di sole, soprattutto a Nord delle Alpi). Un rapido consulto ci ha fatto decidere che non era il caso di avventurarsi su una montagna per noi sconosciuta, per raggiungere la quale si deve fare soprattutto un percorso di cresta ( con la neve e le nuvole non è proprio prudente), per cui abbiamo preso una rapida decisione: quella di arrivare al Passo Gries, che da questo versante si raggiunge senza fatica in poco più di un'ora seguendo prima una comoda strada e poi un bel sentiero che costeggia il Lago Gries (anche se questo oggi proprio non lo abbiamo visto, se non che di sfuggita al ritorno). Il tutto ai piedi del Nufenenstock, montagna che è stata nostra meta la scorsa estate e che oggi appariva decisamente già ben innevata. Il freddo ed il nevischio ci hanno accompagnato per tutta la salita (e meno male che eravamo abbastanza attrezzati per fronteggiarli), fino al Passo, raggiunto il quale ci siamo riparati nella piccola baita non custodita che ci ha dato un certo riparo non dico dal freddo ma quanto meno dal vento che lassù soffiava forte e gelido. Insomma, quella che doveva essere un'uscita di fine estate - inizio autunno si è rivelata alla fine un'uscita di pieno inverno anticipato, quanto meno per il calendario. Fatte le solite foto di rito e consumato uno spuntino rapido nel freddo del nostro riparo di fortuna siamo tornati velocemente verso il basso, mentre il tempo accennava ad aprirsi un poco, infatti quanto meno uno spicchio del Lago Gries siamo riusciti a vederlo. Tornati alla macchina, visto che era piuttosto presto e che verso Nord le nuvole se ne erano andate via un poco, abbiamo percorso la parte iniziale di quello che dovrebbe essere il percorso di salita al tanto agognato Pizzo Gallina (che per la cronaca ha pensato bene di non farsi vedere per niente oggi...). Questo sentiero parte alla base di una morena di sfasciumi e risale un crinale erboso per poi (almeno così ci è apparso) guadagnare la cresta NNO della montagna e puntare verso la vetta. Quali siano le difficoltà che si possono incontrare per raggiungerla (ammesso che sia possibile farlo senza dover arrampicare) al momento non ci è dato di saperlo. Diciamo che abbiamo aperto una via. Aspetteremo la prossima estate per percorrerla e vedere dove riusciremo ad arrivare. Per quest'anno il discorso è chiuso: praticamente quassù è già arrivato l'Inverno, per cui arrivederci al Pizzo Gallina all'anno prossimo. Nel frattempo ci siamo gustati comunque una bella giornata, in un ambiente molto suggestivo e particolare, adatto a quanti (e noi siamo tra quelli) amano vivere la montagna in ogni suo aspetto, anche senza panorami spettacolari e sole splendente. E poi è stata una bella sorpresa quella di poter calpestare la prima neve della stagione. Se quindi il Pizzo Gallina è stato riposto nel cassetto, in attesa di tempi migliori, tante altre salite ci aspettano nella stagione autunnale ed invernale che sta per iniziare.

Saliranno con ali come aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.

Isaia, 40:31


Le foto dell'escursione: 16 immagini 800x600 con apertura in un'altra finestra
Altre immagini e descrizioni della giornata sono disponibili sul sito di Carlo: www.nelcuoredellealpi.com


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