Nufenenstock (2865 m.)
Mario Gatti, con Carlo, Marco e Chicca, 10 Agosto 2006

Partenza: Alpe Cruina (Nufenenpass, CH)
Arrivo:     Alpe Cruina (Nufenenpass, CH)

Dislivello: 860 metri

Tempo di salita: 2 ore e 30  minuti
Tempo di discesa: 3 ore

Difficoltà: T2 (EE); T3/F lungo la cresta terminale
Questa escursione è consigliata solo a persone esperte, con buona conoscenza dell'ambiente alpino, ottimo allenamento e buon senso dell'orientamento. Il percorso in cresta è molto esposto ed un eventuale caduta non potrebbe essere arrestata. Il tempo indicato per la discesa tiene conto del maggior sviluppo lineare del percorso, rispetto all'andata.


Commento dell'escursione:

Si lascia la macchina all'Alpe Cruina (quota 2003), lungo la strada che da Airolo risale la Valle Bedretto e che porta al Passo di Novena (Nufenenpass). Subito a sinistra si prende un facile sentiero che in meno di un'ora permette di raggiungere la Capanna Corno, superando un dislivello di circa 300 metri. Poi si prosegue in direzione del Passo del Corno e del Passo Gries. Ad un certo punto del tracciato si deve imboccare una variante che piegando quasi ad angolo retto sulla destra porta sopra un costone roccioso e da qui attacca la cresta inizialmente erbosa, anche se ripidissima, che porta verso la vetta. La prima sorpresa della giornata è stata proprio quella di sbagliare (per colpa mia che ero davanti a fare la via) l'attacco di questo sentiero che poi di fatto è una traccia fatta dagli animali e sfruttata poi dagli uomini. Dopo pochi minuti ci siamo resi conto che non era certo la cosa giusta da fare, quindi dietro front e ritorno sul sentiero principale della Val Corno. Puntando verso il Passo Gries ad un certo punto Carlo ha scorto una piccola traccia che puntava verso l'alto ed abbiamo deciso di risalirla, alla cieca visto che la nostra meta era completamente avvolta dalle nuvole e nessuno aveva la minima idea di dove diavolo stessimo andando a sbattere il naso. Risalito un piccolo prato siamo finalmente arrivati sopra il costone roccioso che poco prima ci aveva ricacciati giù: una piccola bocchetta dalla quale si vedeva chiara una traccia che puntava verso l'alto, perdendosi nelle nebbie. Sperando fosse quella giusta, l'abbiamo imboccata e questa, salendo con decisione e pendenze notevoli a tratti, su un terreno sabbioso e calpestato dagli animali, ci ha condotto prima su una crestina che doveva essere piuttosto esposta (ma nessuno se ne è accorto visto che non si vedeva quasi niente), poi su un piccolo pianoro a quota 2800 circa. Qui, tra le nuvole, appariva e scompariva in continuazione una sagoma scura che pensavamo fosse la vetta. Ci siamo avvicinati, scoprendo ben presto che era solo la prima di una serie di false vette (o anticime, chiamiamole pure così), solcate da una crestina larga poco più di 50 cm. Forse aiutati dalla scarsa visibilità, che non ci faceva rendere conto dei precipizi che stavano da una parte e dall'altra, l'abbiamo risalita tutta (senza particolari difficoltà ma con molta attenzione) fino a raggiungere la vetta della montagna, segnata da un evidente omino di pietre. Dopo pochi minuti le nuvole hanno lasciato posto ad ampi squarci di cielo sereno e di sole che per fortuna ci hanno permesso di ammirare qualcosa del panorama stupendo che si può godere da questa cima, relativamente semplice da raggiungere dal lato fatto da noi, ma estremamente dirupata ed a precipizio dalla parte opposta, proprio sopra il Nufenenpass. Dopo le solite foto e lo spuntino di rito, per la discesa abbiamo deciso (o meglio, ho deciso e questo è stato il mio secondo errore, che poteva anche costarci caro) di scendere sfruttando direttamente il versante della montagna verso il Passo del Corno, per evitare le insidie della cresta di vetta prima e di quella più in basso. Una falsa traccia (probabilmente sempre prodotta dagli animali) ci ha condotto infatti in un punto molto esposto e pericoloso; ben presto ci siamo resi conto che di lì non si poteva scendere, quindi dietro front un'altra volta (ma in salita...) e ritorno poco sotto la vetta. Da qui abbiamo ripreso la pur insicura ma più familiare (ormai) crestina affilata ed in breve abbiamo riguadagnato la quota della valle sottostante. Tra l'altro questo ci ha permesso (grazie ad alcune inaspettate aperture delle nuvole), di ammirare dall'alto lo splendido Griessee ed il Griesgletscher che gli si butta dentro (beh...più o meno), oltre a tutte le vette del circondario. Una descrizione più accurata la potete trovare nei commenti delle immagini. Dopo una breve sosta al Lago di Gries siamo scesi verso il Nufenenpass (raggiunto con una deviazione in salita inaspettata). Da qui abbiamo potuto ammirare la nostra meta di oggi, che da questo lato appare decisamente impervia e quasi sicuramente inaccessibile in modo semplicemente "escursionistico". Dalla parte opposta, ogni tanto, il maestoso Pizzo Gallina ed il gruppo del Pizzo Rotondo si degnavano di farsi vedere uscendo dalle nuvole, dalle quali ad un certo punto ha cominciato a scendere anche un poco di nevischio (per tutto il giorno la temperatura si è mantenuta infatti piuttosto bassina...). Dal Nufenenpass un sentierino che sembrava non finire mai ci ha ricondotto all'Alpe Cruina ed all'auto. Un particolare notevole: lungo questo sentiero scorre un ruscelletto che nasce proprio dal Nufenenpass e che si ingrossa sempre più mano a mano che si scende verso il basso. Questo piccolo corso d'acqua, nel quale Chicca non ha mancato di farsi il solito bagnetto rinfrescante è meglio conosciuto come Ticino, per lo meno laddove diventa uno dei fiumi maggiori del Nord Italia....
Seppur guastata dalle nuvole, magnifica giornata e splendida montagna, che merita senz'altro di essere risalita in una giornata che possa offrire una vista migliore. Ma noi siamo stati contentissimi ugualmente di averla raggiunta oggi.

Saliranno con ali come aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.

Isaia, 40:31


La nostra foto di vetta sul Nufenenstock

Le foto dell'escursione (24 immagini in formato 800X600 con apertura in un'altra finestra)
Altre immagini e descrizioni della giornata sono disponibili sul sito di Carlo: www.nelcuoredellealpi.com

e su quello di Marco: www.iltempodeisogni.tk


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