Passo Agario (1576 m.)
Mario Gatti, con Carlo e Chicca, 25 Marzo 2007
Partenza: Monteviasco (Val Veddasca)
Arrivo: Monteviasco (Val Veddasca)
Dislivello: 600 metri circa.
Tempo di salita: 1 ora e 45' soste escluse
Tempo di discesa: 1 ora e 15'soste escluse
Sviluppo lineare: 8,5 Km.
Neve 0 - 10 Cm.
Difficoltà: T1 (E)
Commento:
Ritorno al Passo Agario dopo 3 anni, questa volta in
compagnia di Carlo e Chicca e della neve, come in occasione della mia ultima
visita a questo passo che separa l'Italia dalla Svizzera lungo la cresta del
Monte Gradiccioli. Lasciata l'auto a Ponte di Piero (Curiglia), con la funivia
siamo saliti a Monteviasco, dove con una certa sorpresa ci ha ricevuto una bella
nevicata in corso. Nulla di anormale in questo: avere oggi, 25 Marzo, la neve,
non è cosa insolita da queste parti. Se mai è quello che è successo fino ad ieri
ad essere stato anormale (un Inverno inesistente o quasi). Ebbene l'Inverno
oggi, perlomeno per la prima metà della giornata si è preso una bella rivincita,
regalandoci un po' di neve e bei paesaggi più da tardo Autunno che da inizio
Primavera. Superato Monteviasco si sale verso l'Alpe Corte, a quota 1340 metri,
che abbiamo raggiunto con la neve che cadeva decisamente fitta, per poi
lasciarcela alle spalle e puntare verso l'alto battendo nella neve, poca ma
fresca e soffice, la pista vero il Passo Agario. Questo è un luogo piuttosto
desolato e selvaggio, idealmente posto a metà strada della lunga traversata che
unisce il Monte Tamaro al Monte Lema, percorsa in Estate da orde di
escursionisti, che oggi, complice la giornata che per le masse non si poteva
ritenere certo una "bella giornata", abbiamo trovato praticamente deserta. In
realtà la giornata non solo (almeno per noi) è stata bella, ma direi decisamente
splendida, al di là delle aspettative che avevamo alla partenza, convinti come
eravamo di poter fare solo un giretto a Monteviasco per fare qualche foto e poi
dietro front per via della pioggia che nella notte precedente era caduta
abbondante dalle nostre parti, verso la pianura. Quando invece della pioggia
abbiamo trovato la neve, via di corsa verso la montagna, non aspettavamo altro.
Consumato un frugale pranzo presso la casermetta militare nelle vicinanze
dell'Alpe Agario (qualche decina di metri sotto il passo), modesto rifugio ma
abbastanza attrezzato e soprattutto aperto tutto l'anno, siamo ritornati a valle
senza però trovare più tracce della neve, che si era già sciolta sotto
l'incalzare della temperatura più alta del pomeriggio. Meglio così, perchè
scendere sul sentiero coperto di neve scivolosa sarebbe stato decisamente più
faticoso ed anche più rischioso. Rientrati a Monteviasco e poi a Ponte di Piero
con la funivia, visto che il tempo a nostra disposizione era ancora parecchio,
abbiamo deciso di fare una puntatina a Piero, piccolo paesello con case di
pietra che si può raggiungere (per fortuna) solo a piedi. Qui abbiamo fatto
visita ad alcuni amici che io ho da quelle parti, come l'erborista Ambrogio (che
ci ha offerto il suo pregevole liquore di noci al miele) ed i gestori di un
agriturismo, dai quali abbiamo fatto il pieno di formaggio e carni di capra.
Ottima giornata davvero.
Saliranno con ali come
aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.
Isaia, 40:31
Links ed immagini
Le foto dell'escursione (24 immagini 800X600 con apertura in un'altra finestra) | |
Altre foto e commenti sono disponibili sul sito di Carlo: www.nelcuoredellealpi.com |
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