Pizzo Molare, 2585 m.
Mario Gatti e Claudio Renon, 1 Agosto 2009

Partenza: Gariva (comune di Acquarossa, Val di Blenio, TI - CH)
Arrivo:     Gariva (comune di Acquarossa, Val di Blenio, TI - CH)
Dislivello: 934 m.

Tempo di salita: 2 ore e 30 minuti
Tempo di discesa: 2 ore e 30 minuti
Sviluppo lineare: 9.1 Km.

Difficoltà: T2(EE). La montagna non è difficile da salire, ma i percorsi non sono segnalati. Occorre quindi sapersi orientare correttamente e conoscere bene l'ambiente alpino. Le pendenze sono spesso forti, per cui occorre una buona resistenza alla fatica. Se si decide di scendere dal lato della Bocchetta di Sasso Bianco, subito sotto la stessa attenzione a non prendere il sentiero di destra, che va a percorrere un tratto decisamente pericoloso sotto il Poncione di Nara. Mantenere la direzione e scendere verso la Gana di Sasso Sprugh.


Commento:

Splendida montagna salita (ma più che altro ridiscesa) con una certa fatica viste le pendenze ed il mio scarso allenamento di questi tempi, in una giornata poco spettacolare dal punto di vista meteo, anche se qualche bello scorcio alla fine non è mancato. Salita per un tracciato in parte su costa e cresta di fatto su tracce di animali o direttamente tra erba e roccette, poi più regolare e su tratti meglio marcati (ma sempre senza segnavie). Ultima parte verso la vetta invece molto ben segnata dal passaggio di uomini e bestie. Ad attenderci in cima c'era un bel gruppetto di capre, una delle quali ci ha letteralmente presi in simpatia e c'è voluto un bel daffare per impedirle di rosicchiare tutto quello che le capitava a tiro, dai lacci degli scarponi alle fodere degli zaini e tutto il resto. E meno male che non abbiamo tirato fuori del cibo. Battezzata Altair ( la passione per l'astronomia fa chiamare anche le caprette con il nome di una stella ...) la simpatica bestiola, la sosta sulla vetta è durata davvero poco. Nuvole tutto intorno e vento freddo, per cui giù alla svelta, dal versante opposto a quello seguito in salita. Con Altair dietro, che ci ha seguito trotterellando e correndo fino alla Bocchetta di Sasso Bianco, poi ha deciso che forse era meglio per lei tornare in branco. Dopo la bocchetta un errore di percorso ci ha portato troppo sotto le balze del Poncione di Nara e la pista si è fatta difficile e pericolosa. Decisione di scendere quindi (con una certa difficoltà e molta pazienza) verso la sottostante Gana di Sasso Sprugh, una pietraia infida ed instabile fatta di sassi piccoli in perenne movimento al nostro passaggio. Attraversata la Gana è stato infine facile riguadagnare le quote più basse, verso il Pian Stavion e la Capanna Piandioss, già toccata durante la salita. Un percorso ad anello da percorrere con una certa attenzione, soprattutto in discesa, ma decisamente molto bello che merita di essere rifatto in una giornata dal tempo migliore.

Saliranno con ali come aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.

Isaia, 40:31


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