Rifugio 3A (2920 m.) + Cima senza nome (3013 m.)
Mario Gatti, con Carlo e Chicca, 20 Agosto 2008
Partenza: Lago di Morasco, Val Formazza.
Arrivo: Lago di Morasco, Val Formazza.
Dislivello massimo in salita: 1200 metri
Tempo di andata: 3 ore e 30'
Tempo di ritorno: 2 ore e 30 '
Sviluppo lineare: 15 Km. circa
Difficoltà: T1(E). Dal Rifugio 3A in discesa, sul Ghiacciaio dei Camosci
T2(EE): prestare molta attenzione ai tratti fangosi e scivolosi, a qualche
crepaccio ed alle placche di ghiaccio vivo affioranti. Consigliabili ramponi e
cordino da tenere al seguito. Dal Piano dei Camosci in
poi ancora T1.
Commento:
Bel giro tra i rifugi,
le splendide montagne ed i ghiacciai dell'alta Val Formazza. Dal Lago di Morasco
si sale per ripida dorsale fino al Lago dei Sabbioni, da dove si comincia a
vedere l'omonimo ghiacciaio chiuso in alto dalla Punta d'Arbola. Si attraversa
la diga del lago e si prende un bel sentiero che lo costeggia dall'alto. Si
lascia sulla sinistra la traccia per il Rifugio Claudio e Bruno (volendo lo si
può anche raggiungere e "doppiare", allungando un po') e si prende per diretta
su pendio erboso, a tratti su pietraia di detriti. Circa 200 metri più in alto
si sbuca di nuovo sul sentiero che arriva dal Claudio e Bruno e si sale ancora
fino al Rifugio 3A. Da qui si risale una bella crestina ancora per meno di 100
metri fino a raggiungere una cima, senza nome, quotata 3009 metri sulla carta,
ma che l'altimetro mi ha dato a 3013. Grande panorama su tutte le montagne ed i
ghiacciai circostanti. Poco più in basso della cima una statua del Cristo, in
metallo, su piedistallo di pietre, con le braccia aperte e protese verso il
sottostante Lago dei Sabbioni. Molto suggestiva come immagine. Alle spalle della
statua e della cima le balze impervie del Rothorn. Tornati al 3A siamo scesi su
quello che resta del Ghiacciaio dei Camosci, più su pietra e sfasciumi che su
ghiaccio, anche se il ghiaccio c'era, ricoperto dai detriti ma c'era. Certo solo
l'ombra di quello che fu, purtroppo. Alla fine del ghiacciaio-pietraia il
bellissimo Pian dei Camosci, sovrastato dall'omonima Punta (o Bettelmatthorn):
lo si attraversa tutto, si passa sotto al Rifugio Città di Busto e poi si punta
giù decisi verso la Piana del Bettelmatt, dalla quale poi si scende ancora fino
a tornare al Lago di Morasco a chiudere il giro. Decisamente bello, in un
ambiente spettacolare.
Per ulteriori dettagli sull'escursione sono
disponibili le immagini commentate.
Saliranno con ali come
aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.
Isaia, 40:31
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