Monte Tamaro (1961 m.) - Monte Gradiccioli
(1936 m.)
Mario Gatti, con Carlo e Chicca, 25 Aprile 2007
Partenza: Alpe Neggia, Canton Ticino, CH
Arrivo: Alpe Neggia, Canton Ticino, CH
Dislivello: 560 metri circa per il Tamaro. Dal
Tamaro al Gradiccioli il dislivello è in negativo di circa 35 metri.
Il dislivello di salita complessivo della giornata è stato comunque di 1100
metri circa (tenendo conto della doppia salita sulla vetta del Tamaro)
Tempo di salita: 1 ora e 15' per il Tamaro, 1 ora e 15' dal Tamaro al
Gradiccioli, soste escluse
Tempo di discesa: 2 ora e 30'soste escluse
Sviluppo lineare: 13,5 Km.
Difficoltà: T2 (EE): in questa stagione, prestare molta attenzione ai passaggi
esposti che possono essere innevati o addirittura ghiacciati. In ogni caso
l'escursione è consigliata a chi è ben allenato.
Commento:
Ritorno per la quinta (e sesta...) volta sul Tamaro,
anche questa volta in "accoppiata" con il Gradiccioli, che ho raggiunto per la
quarta volta in compagnia di Carlo, Chicca e delle nuvole che non ci hanno mai
lasciato per tutto il giorno, negandoci gli splendidi panorami che si hanno da
questa bellissima coppia di montagne (a me molto care), ma risparmiandoci forse
una bella "bollita" viste le temperature praticamente già estive di questi
giorni, perlomeno a valle e verso la pianura. Certo che di salire per due volte
la stessa montagna nella stessa giornata non mi era proprio mai capitato, ma
oggi è successo, vedremo poi perché. Dall'Alpe Neggia, dove abbiamo lasciato
l'auto, si sale su un bel sentiero verso la vetta del Tamaro senza praticamente
incontrare difficoltà, a parte l'ultimo tratto dove si salgono per direttissima
gli ultimi 140 metri, con qualche passaggino delicato ma niente di più (a parte
la fatica). Dalla vetta del Tamaro a quella del Gradiccioli normalmente è
sufficiente un'oretta di buon cammino (non fatevi ingannare dal segnavia mendace
che sulla vetta dà 30 minuti, è una balla, a meno che non vi mettiate a
correre); noi oggi abbiamo impiegato qualcosina in più perché abbiamo deciso di
aggirare la vetta dal basso senza affrontarla per direttissima, per timore di
qualche tratto innevato e scivoloso (timore rivelatosi poi infondato, ma le
nuvole impedivano di avere un quadro chiaro della situazione del tracciato).
Consumato un frugale pranzetto in mezzo alle nubi ed al venticello freddino
della vetta del Gradiccioli siamo ridiscesi e, come sempre si fa in questo
percorso, siamo rimasti sotto la vetta del Tamaro risalendo in traverso il suo
versante occidentale fino ad un piccolo passo posto nelle immediate vicinanze
della Capanna Tamaro. Da qui normalmente un altro traverso riporta al tracciato
da noi seguito durante la salita e poi a Neggia. Il fatto è che questo traverso,
già piuttosto stretto ed oltremodo esposto (una caduta non potrebbe essere
arrestata) era anche bello innevato, per cui non ce la siamo sentita di
rischiare più di tanto (anche pensando a Chicca, che avremmo dovuto legare a uno
di noi) e abbiamo quindi deciso di salire di nuovo in vetta al Tamaro per poter
ridiscendere dalla stessa parte salita in mattinata. Ecco il perché della doppia
salita in vetta di oggi... Particolare curioso: il Monte Tamaro è come una
piramide triangolare: oggi possiamo dire di averne percorso tutti gli spigoli,
uno per salire la prima volta, uno per scendere verso la Bassa di Indemini per
poi risalire il Gradiccioli, ed il terzo per salire di nuovo in vetta. Sarà
stato certo più faticoso che seguire le vie "normali", ma di certo non mi è
dispiaciuto ripassare dalla cima. Non capita tutti i giorni di toccare una vetta
due volte, se poi questa è il Tamaro, la cosa non può che farmi piacere.
Saliranno con ali come
aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.
Isaia, 40:31
Links ed immagini
Le foto dell'escursione (24 immagini 800X600 con apertura in un'altra finestra) | |
Altre foto e commenti sono disponibili sul sito di Carlo: www.nelcuoredellealpi.com |
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