Val Bedretto (fino quota 2300 m.)
Mario Gatti, con Carlo e Chicca, 7 Aprile 2007
Partenza: All'Acqua, Canton Ticino, CH
Arrivo: All'Acqua, Canton Ticino, CH
Dislivello: 700 metri circa.
Tempo di salita: 2 ore e 30' soste escluse
Tempo di discesa: 1 ora e 45'soste escluse
Sviluppo lineare: 13 Km.
Neve 20 - 100 cm. fino a 200 cm. negli accumuli
Difficoltà: T2 (EE) in questa stagione, visto che occorre avere buon allenamento
ed occhio ai pericoli per eventuali valanghe.
Commento:
Grande camminata in alta Val Bedretto oggi con Carlo e
Chicca, in mezzo a tanta neve e scenari davvero mozzafiato, in una giornata
splendida, piuttosto calda a dir la verità, ma ormai la Primavera avanza, quindi
tutto sommato una situazione normale. Lasciata l'auto ad All'Acqua siamo rimasti
indecisi se risalire il versante SE del Pizzo Rotondo verso il Piansecco o
puntare verso il Passo di San Giacomo, poi viste le folle che vi si dirigevano
abbiamo optato per risalire la strada che porta al Nufenenpass con l'intento, se
non proprio di raggiungerlo, almeno di avvicinarlo il più possibile. Ed infatti
così e stato: superata l'Alpe Cruina, che la scorsa Estate è stata il nostro
punto di partenza per la salita al Nufenenstock, montagna stupenda che oggi
brillava al sole coperta da tanta neve, ad un certo punto la strada è
letteralmente sparita sotto i nostri occhi, tagliata via da valanghe, il che ci
ha sconsigliato di proseguire oltre verso il Passo. Abbiamo subito quindi
adocchiato un paio di baite poco più in alto della strada e, con una certa
fatica vista la pendenza della montagna, le abbiamo raggiunte. Siamo così giunti
a quota 2002, in località Giurei di Cima ( o se preferite la lingua locale,
Sciuri D'Scima), dove abbiamo mollato giù gli zaini. Non contenti del tutto
abbiamo però deciso di risalire ancora un po' , fino a superare una cengia a
quota 2300 metri, da dove ci è apparso il meraviglioso spettacolo del
Wittenwasserenstock, una delle tre cime del gruppo del Rotondo (le altre due
sono appunto il Pizzo Rotondo ed il Chuebodenhorn più ad oriente), accompagnato
sulla sua sinistra dalle aspre e rocciose balze del gruppo del Pizzo Nero. Il
tutto in mezzo a una ampia vallata glaciale ricoperta da tanta neve dove non era
passato nessuno. L'essermi avvicinato a queste montagne, in mezzo a tutta quella
neve non battuta mi ha dato una soddisfazione enorme: improvvisamente ho
dimenticato la fatica ed ho cominciato a salire quasi correndo sulle ciaspole
pur di potermi avvicinare ancora di più a loro, per poterle vedere, fotografare,
ammirare e pregustare già le scorribande che potremo fare qui la prossima
Estate, avvicinandole ancora di più, anche se sarà impossibile salirle, sono
fuori dalla mia portata. Per fortuna Carlo ha frenato un po' il mio entusiasmo,
se no sarei partito per arrivare chissà dove...già...però dopo bisogna anche
tornare indietro. Dopo aver riguadagnato (molto a malincuore) la quota 2002, non
senza esserci divertiti anche fare delle belle sciatine con le racchette
dentro nella neve non battuta, soffice in superficie ma ben compatta (e per
fortuna è rimasta tale tutto il giorno, anche nelle ore più calde), un riposino
ed un frugale spuntino per poi tornare giù verso All'Acqua, dove ci attendeva
l'auto e dove siamo giunti stanchi morti e (almeno io) con una bella scottata
sulla faccia e sulle braccia, ma felicissimi per la splendida giornata trascorsa
tra queste meravigliose montagne.
Saliranno con ali come
aquile.
Correranno e non si affaticheranno;
cammineranno e non si stancheranno.
Isaia, 40:31
Links ed immagini
Le foto dell'escursione (24 immagini 800X600 con apertura in un'altra finestra) | |
Altre foto e commenti sono disponibili sul sito di Carlo: www.nelcuoredellealpi.com |
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