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Dopo gli scherzi un momento serio:
l'elaborazione dei dati rilevati dal lancio del pallone sonda. A bordo
dell'automezzo, trasformato in una specie di centro di calcolo, io sto lavorando
alla cosiddetta "tavola dei venti balistici" mentre Ennio, alla mia
destra,
trasmette i dati via radio in tempo reale al centro tiro. Un errore nostro (o
dei nostri colleghi topografi, addetti al rilevamento dei colpi caduti) avrebbe
potuto voler dire l'arrivo di un colpo anche molto lontano dal bersaglio
previsto. Per cui in momenti come questo era necessaria precisione e
concentrazione. I due mesi passati alla scuola di Bracciano trovavano qui la
loro utilità.
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