Il Brasile |
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La Popolazione
Con i suoi 165 milioni di abitanti (stima del 1999), il Brasile è il sesto paese più popolato del mondo, dopo Cina, Indonesia, Stati Uniti, Indonesia e Russia. La densità media di popolazione è di 19,2 abitanti per km2, ma la distribuzione non è affatto regolare. La maggior parte delle persone si concentra nella fascia litoranea, fino a 100 km dalla costa. Certe regioni dell'interno presentano densità minori di 1 abitante per km2. Sono allo studio progetti politici che tentano di mutare questo quadro creando nuovi centri di aggregazione, come la Zona Franca di Manaus e del Tocantins, incrementando la costruzione di vie di comunicazione, come la cosiddetta Transamazzonica, per unire tra loro aree separate e lontane. L'etnia del popolo brasiliano discende dagli indios, dagli africani, dagli europei, dagli arabi e dagli asiatici. |
Nel 1993 la popolazione del Brasile ha raggiunto i 157,1 milioni. Si tratta in maniera predominante di giovani, con il 60% degli abitanti che hanno meno di 29 anni. Considerando l'alto tasso di crescita durante l'inizio e la seconda metà del 20° secolo, il Brasile ha sofferto una grande trasformazione nella sua distribuzione demografica a partire dal 1970. Questa tendenza si deve, in gran parte, ad un intenso processo di urbanizzazione e di modernizzazione economica. L'indice di fertilità è precipitato dai 6,3 bambini per madre dell'inizio degli anni 60 ai 2,2 della metà degli anni 90. L'indice di natalità complessivo del paese è sceso nello stesso tempo del 2,9%. Il tasso di abitanti con età maggiore di 60 anni è aumentato del 18,4 % tra il 1993 ed il 1998, e l'aspettativa di vita media ha raggiunto i 67,7 anni contro i 41,5 della metà del secolo scorso. | ||||
Sebbene il Brasile sia, come detto sopra, la sesta nazione più popolata del mondo, la sua densità di popolazione è bassa se comparata con quella di altri paesi. Come abbiamo visto, la popolazione si concentra maggiormente nella zona costiera. L'attività industriale è invece preminente nel Sudest, con il 50% della produzione totale del paese localizzata nello Stato di São Paulo. L'emigrazione dal Nordest verso il Sudest, così come quella dalle zone rurali verso quelle urbane, è stata significativa a partire dal 1970. Più recentemente, il flusso migratorio si è spostato verso le regioni del Centro Est e del Nord, meno abitate. |
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Il portoghese è la lingua ufficiale del Brasile. Fatta eccezione per le lingue indigene parlate da piccoli gruppi in riserve localizzate in aree remote, il portoghese costituisce la vera lingua di tutti i giorni. Non esistono dialetti regionali , anche se sono frequenti le "girías", espressioni tipiche di una località piuttosto che di un'altra. Il Brasile è l'unico paese dell'America meridionale nel quale si parli il portoghese. | ||||
La Costituzione Brasiliana garantisce assoluta libertà di religione nel Paese. Con la proclamazione delle Repubblica nel 1889, il Brasile ha abbandonato una religione ufficiale, sebbene nel 1980 approsimativamente il 90% della popolazione si sia dichiarato di fede cattolica romana. Nel 1999, il cattolicesimo ha segnato 119,7 milioni di adepti, il 73% della popolazione totale, perlomeno di quella censita ufficialmente. Ma il Brasile non è solo cattolico; recentemente sono aumentati i gruppi protestanti, ed esistono un numero considerevole di seguaci della "Igreja Pentecostal Indipendente" (letteralmente Chiesa Pentecostale Indipendente), così come di altre, quali le Chiese Protestanti, Luterane, Evangeliche, Metodiste, e Battiste. La grande diversificazione religiosa del Brasile comprende anche i convertiti della "Igrèja de Jesus Cristo dos Santos dos ùltimos dias" (i mormoni), una minoranza giudaica, musulmana e buddista, oltre i numerosi fedeli del "candomblé". | ||||
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Il candomblé è una religione importata in Brasile dagli schiavi Yoruba della Nigeria e del Benin. Oggi molti brasiliani di tutti le classi sociali ed economiche praticano tanto il cattolicesimo quanto il candomblé. Per i padroni degli schiavi e per i cattolici, gli schiavi stessi erano considerati come pagani da convertire. Per questo motivo furono proibiti i rituali negri. Per continuare le loro pratiche religiose tradizionali e nello stesso tempo soddisfare i loro padroni, gli schiavi associarono le loro divinità con personalità corrispondenti nel cattolicesimo: Oxalá, un Dio della procreazione e della fertilità dei campi, per esempio, fu identificato con Gesù. Iemanjá, dea del mare, fu associata con la "Nossa Senhora da Conceição", l'Immacolata dei cattolici. Durante tutto l'anno le due religioni celebrano le festività in date coincidenti. | ||||
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